01 Giu COSA HO MESSO DA PARTE E DOVE
Cos’è stato che ti ha fatto ingrassare?
Non un’alimentazione carente, né una mancanza di esercizi hanno provocato i tuoi chili in più. Quello che ti ha fatto ingrassare è…
la paura, la sensazione di abbandono, la mancanza d’amore, la svalutazione, la vulnerabilità, tutto questo lo esprimiamo con impulsi inconsci, e si avverte come cattive abitudini alimentari… il grasso è una risultante fisica del tuo bisogno di prendere la distanza con gli altri, questo grasso è stato un baluardo per proteggerti, una barriera che hai creato tu stesso.. sparirà quando il tuo bambino interiore che vive ancora nel tuo corpo da adulto, crescendo attraverso il grasso per essere riconosciuto e protetto dall’adulto, finalmente si renderà conto che la paura appartiene al passato e che finalmente è al sicuro …
Quello di cui parla questo pezzo di una collega di cui non ritrovo il nome, e a cui sono grato, parla di un tema a me molto caro in quanto molto personale: il grasso corporeo.
Sono una persona golosa, golosa di vita, golosa di cibo, golosa di relazioni, insomma di tutto. Questo corrisponde a una mia intensità, ad un mio essere tanto, ed essere sempre stato considerato cosi.
Un momento della mia vita non tolleravo più di vedermi allo specchio, avevo una barriera importante tra me e il mondo. Ho fatto una dieta e sono dimagrito 24 kg in quattro mesi, si è conclusa con una colica renale. Ho iniziato a correre, la corsa e diventata corsa e nuoto, e successivamente corsa nuoto e bicicletta.
Oggi mi ritengo ragionevolmente magro, il fantasma dei kg in più non mi abbandonerà mai, e lo sport é una necessità dell’anima.
Ne scrivo perché credo realmente, e l’ho capito molto tardi, che si trattasse di una vera e propria corazza, di uno strato che aveva un suo senso, per incassare i colpi e per mettere l’altro lontano il giusto.
Tanta anestesia, proprio tanta. Come probabilmente ho scritto in altri articoli, siamo tutti più o meno, e più o meno in modi diversi, anestetizzati. Sigarette, alcool, cannabis legale e non, cibo.
L’anestesia ci serve a non sentire, a stare lontani dalla nostra centratura.
La centratura non é una creatura esotica che appartiene ad un altra dimensione, la centratura é nostra, o meglio lo può essere se abbiamo il coraggio di cercarla. Essere centrati vuol dire avere voglia di sentire tutta la gamma delle emozioni, di accorgerci di quello che sentiamo e quindi quello che vogliamo.
Il pezzo sopra sul grasso e sul proprio bambino interiore parla anche di un’altra cosa molto importante: la dissociazione. Se abbiamo avuto quel bisogno di quella barriera, ha sicuramente un senso. Dobbiamo pensare che una parte di noi ha custodito un dolore, un trauma, per permetterci di andare avanti, di funzionare.
Il grasso funziona come un liquido congelante, un qualcosa che ferma nel tempo una parte di noi.
Questo io credo voglia dire il pezzo sopra quando dice che il bambino interiore vive ancora nel corpo dell’adulto. I nostri bambini interiori, o parti, non se ne andranno mai. Ed é bene che sia cosi, perché le nostre parti hanno svolto dei compiti importantissimi legati alla sopravvivenza, eliminarli sarebbe come andare a giro senza un braccio.
Una parte importante del lavoro su di sé é proprio l’integrazione delle parti. Lo scoprire a cosa ci sono servite, il realizzare che quel tempo è passato. E questo non vuol dire annullarle. Un modo anche per dimagrire consapevolmente, accogliendo ed onorando quello che il grasso ha fatto per me.
Essere centrati vuol dire avere voglia di sentire tutta la gamma delle emozioni, di accorgerci di quello che sentiamo e quindi quello che vogliamo.
Il pezzo sopra sul grasso e sul proprio bambino interiore parla anche di un’altra cosa molto importante: la dissociazione. Se abbiamo avuto quel bisogno di quella barriera, ha sicuramente un senso. Dobbiamo pensare che una parte di noi ha custodito un dolore, un trauma, per permetterci di andare avanti, di funzionare.
Il grasso funziona come un liquido congelante, un qualcosa che ferma nel tempo una parte di noi.
Questo io credo voglia dire il pezzo sopra quando dice che il bambino interiore vive ancora nel corpo dell’adulto. I nostri bambini interiori, o parti, non se ne andranno mai. Ed é bene che sia cosi, perché le nostre parti hanno svolto dei compiti importantissimi legati alla sopravvivenza, eliminarli sarebbe come andare a giro senza un braccio.
Una parte importante del lavoro su di sé é proprio l’integrazione delle parti. Lo scoprire a cosa ci sono servite, il realizzare che quel tempo è passato. E questo non vuol dire annullarle. Un modo anche per dimagrire consapevolmente, accogliendo ed onorando quello che il grasso ha fatto per me.
Necessità dell’anima.
Ne scrivo perché credo realmente, e l’ho capito molto tardi, che si trattasse di una vera e propria corazza, di uno strato che aveva un suo senso, per incassare i colpi e per mettere l’altro lontano il giusto.
Tanta anestesia, proprio tanta. Come probabilmente ho scritto in altri articoli, siamo tutti più o meno, e più o meno in modi diversi, anestetizzati. Sigarette, alcool, cannabis legale e non, cibo.
L’anestesia ci serve a non sentire, a stare lontani dalla nostra centratura.
La centratura non é una creatura esotica che appartiene ad un altra dimensione, la centratura é nostra, o meglio lo può essere se abbiamo il coraggio di cercarla. Essere centrati vuol dire avere voglia di sentire tutta la gamma delle emozioni, di accorgerci di quello che sentiamo e quindi quello che vogliamo.
Il pezzo sopra sul grasso e sul proprio bambino interiore parla anche di un’altra cosa molto importante: la dissociazione. Se abbiamo avuto quel bisogno di quella barriera, ha sicuramente un senso. Dobbiamo pensare che una parte di noi ha custodito un dolore, un trauma, per permetterci di andare avanti, di funzionare.
Il grasso funziona come un liquido congelante, un qualcosa che ferma nel tempo una parte di noi.
Questo io credo voglia dire il pezzo sopra quando dice che il bambino interiore vive ancora nel corpo dell’adulto. I nostri bambini interiori, o parti, non se ne andranno mai. Ed é bene che sia cosi, perché le nostre parti hanno svolto dei compiti importantissimi legati alla sopravvivenza, eliminarli sarebbe come andare a giro senza un braccio.
Una parte importante del lavoro su di sé é proprio l’integrazione delle parti. Lo scoprire a cosa ci sono servite, il realizzare che quel tempo è passato. E questo non vuol dire annullarle. Un modo anche per dimagrire consapevolmente, accogliendo ed onorando quello che il grasso ha fatto per me.
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