EMDR

EMDR

[Mi sono formato in EDMR per dotarmi di uno strumento in più e ne sono entusiasta. Emdr  é un acronimo e sta per Eye Movement Desensisation and Reprocessing. Che vuol dire?

Vuol dire che attraverso il movimento bilaterale oculare (seguendo le dita del terapeuta), sensoriale (attraverso il cosiddetto tapping o tamburellamento), o uditivo (lo schioccare delle dita in prossimità delle orecchie), possiamo raggiungere un maggiore benessere. Come? Pare che la stimolazione bilaterale porti all’integrazione emisferica, vale a dire all’integrazione tra emozioni e pensieri. A cosa ci serve questo? Nella mia interpretazione serve a depotenziare certe emozioni disturbanti legate a particolari vissuti, in modo tale che quello che è un buco nero, possa diventare un puntino nero, a cui passo accanto senza nemmeno accorgermene. Ho fatto l’esperienza in prima persone e funziona. E’ anche molto utile nel caso di convinzioni negative su sé stessi (chi non ne ha?).

Ho impiegato molto tempo a decidermi di fare questa formazione perchè è sempre passata come la ricetta, la gran moda, la verità. Io non sono un amante nè delle mode, nè delle verità. Poi un amico e collega l’ha fatto e mi ha convinto a farlo. Sono contento che lo abbia fatto, e anche dopo averlo fatto sono ancora più convinto che non esistano le ricette o i miracoli. E’ bene ed etico che l’emdr si inserisca in un contesto di terapia più ampio, così come un test non ti può dire chi sei, l’emdr non può guarirti. Ed infatti e a disposizione dei miei pazienti.

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Dott. Paolo Molino
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